Le idee nel bicchiere anticaldo.
5 vini da bere sotto il Solleone.
Cosa bere a 40 gradi? La prima cosa a cui pensiamo è l'acqua o centrifughe di frutta e verdura ma dobbiamo ricordare che il vino, oltre ad essere di grande piacevolezza, è ricco di sali, organici ed inorganici, e di zuccheri, utili a chi soffre di pressione bassa soprattutto nei giorni di gran caldo.
Gli errori da non fare: la temperatura
La temperatura di servizio è determinante per gustare un vino perché da essa dipendono le proprietà organolettiche come gli aromi, i sapori e le note.
La temperatura può esaltare o deprimere qualsiasi vino e senza andare troppo nei tecnicismi possiamo dire che temperature basse esaltano durezze (tannini, acidità e sapidità) mentre le alte accentuano le morbidezze (zuccheri e alcol).
Premesso ciò è anche vero che non dobbiamo cadere nel luogo comune che d'estate il vino rosso non si può bere. Esistono vini a bacca rossa non troppo strutturati che anzi si esaltano con una temperatura intorno ai 12 / 14 gradi e che quindi sono perfetti anche con la calura estiva.
L' errore da non fare è cadere nell'equivoco (specie al tavolo di un ristorante) che il rosso va servito a “temperatura ambiente” e che quindi anche se la temperatura esterna è di 40 gradi la bordolese presa dagli scaffali va bene.
No, così rischierete solo di bere un (buon) vin brulé perché il rosso si serve intorno ai 16/18 gradi per cui “la temperatura ambiente” va sempre interpretata bene.
Discorso simile ma inverso per le bollicine e vini bianchi ottimi e beverini se serviti freddi. Sì, ma fino a un certo punto dato che la temperatura di servizio ideale oscilla fra i 6 e 14 gradi per cui se vi servono un vino “granita” sappiate che perderete quasi tutto il bouquet aromatico.
5 vini da bere sotto il solleone
Ma quale vino bere, senza esagerare, a queste temperature così esose?
Ecco cinque etichette da poter sorseggiare anche a roventi temperature, un ottimo ausilio per attenuare le sofferenze del solleone.
Non si sbaglia col Trentodoc Valentini di Winfeld Brut Rosé da uve chardonnay e pinot nero in egual misura, un metodo classico che riposa sui lieviti 24 mesi dal colore rosa scarico e dal sorso tipico della bollicina di montagna.
Delizioso profumo di pasticceria e frutti di bosco, al palato tanta freschezza e sapidità. Da solo o in compagnia di salumi o piatti di pesce riesce a far dimenticare di stare nell'asfalto cittadino. 12,5° che va giù che è una meraviglia.
Tenuta di Aljano Scadilia Spumante rosè metodo classico , dosaggio zero e trenta mesi sui lieviti da uve Lambrusco Montericco (vitigno autoctono dell'Emilia). Davvero diverso e ricco di gusto, un'alternativa per chi vuole sentirsi fuori dagli schemi. Fragoline di bosco e mirtilli al naso ed in bocca, un tuffo tra frutti in alta quota e pane informato.
Pieno e fresco, a berlo regala belle soddisfazioni con i suoi 11,5°.
Haderburg metodo classico pas dosé millesimato , da uve chardonnay 85% e 15% Pinot nero, una bollicina del Sudtirol che conquista per la sua eleganza e vivacità.
Ottimo aperitivo a 12,5° che non si smetterebbe mai di bere. Una vera chicca chic dal perlage affascinante.
Per chi ama i vini fermi Podere la Chiesa producono l'IGT Punto di Vista : vermentino, trebbiano, malvasia al 30% ed il restante 10% Colombana.
Un bianco delle Terre Pisane profondo ed elegante per profumi floreali ed un'intensa pesca polposa che avvolge la bocca. inoltre, rosa, agrumi e sferzante sapidità.
Ottimo compagno per cene a base di piatti di pesce, aperitivi con salumi e formaggi, oppure con tortelli burro e salvia.
La gradazione è un po' più sostenuta rispetto alle bollicine, ma devremmo pur dimenticarci del caldo in qualche modo…
Un rosso però va menzionato, sebbene sia più difficile concepirlo in questo momento, ma un buon Sangiovese con una grigliata di carne come si fa a non berlo?
Podere Pomaio con il suo Pomaino non delude anche bevuto un po' fresco (non freddo!!)
Ottimo vino biologico dalla gradazione di 13° è ricco di sentori di ciliegia croccante ed al gusto si rivela gastronomico e piacevole. Attenzione, Attenzione, finire la bottiglia è un attimo.
Nadia Fondelli e Barbara Tedde
.