A due mesi dalla chiusura in Santo Spirito Paolo Provvedi riapre il suo "Olio Restaurant" nei fastosi locali di Palazzo Corsini a Porta a Prato.
Il mood è lo stesso: atmosfera accogliente, professionale e cortese, ambiente elegante e sobrio, cucina di impronta classica, di esperienza, tradizionale e territoriale però arricchita da tocchi di fantasia, senza dimenticare le preparazioni al tavolo.
Cambia però la casa: dopo soli due mesi dalla chiusura dei locali di via Santo Spirito riparte l'avventura di Olio Restaurant, nato in Palazzo Capponi nel 2000 come Olio & Convivium per iniziativa di Paolo Provvedi.
E adesso la nuova stagione di Olio Restaurant, con Provvedi alla guida e il fedelissimo Carlo Lazzerini come direttore più la new entry Serena Bosi come maitre di sala, comincia in via del Prato (l'antico Prato di Ognissanti oggi vivace ambito di uffici, commerci e cultura) in un locale di Palazzo Corsini, a pochi metri dal triplice portone che racchiude il Brindellone protagonista dello Scoppio del Carro in Piazza del Duomo.
Una casa nuova, che l'architetto Fabio Spadoni ha ri-dimensionato “in un intervento – sorride – di art attak” utilizzando gran parte degli arredi già presenti in Palazzo Capponi, ma con l'inserto di pregevoli e gradevoli elementi di novità.
Come il bancone color petrolio con il comptoir in piombo che accoglie nell'ambiente di ingresso adibito a salotto-bar dove, ai tavoli Art déco con sedie Thonet originali, si potranno consumare spuntini di mousse, terrine, tartine, foie gras, gnocchetti e soufflé, tapas di prosciutto di Cinta o Pata Negra, sformatini o pappa al pomodoro, oppure singoli piatti dal menu del ristorante abbinati a vini e bollicine, aperitivi e cocktail dalle bottiglie esposte nella preziosa “ghiacciaia”, il mobile in marmo bardiglio già presente in Santo Spirito come anche lo “shop”, scaffale-vetrina che ricorda l'originale gusto gastronomico del Convivium: offre pane fresco, propone oli selezionati da Marco Pampaloni che ha creato anche la carte degli oli per il ristorante, ma anche altri prodotti acquistabili per cadeau esclusivi come i biscotti di Migliana o il farro e i ceci dell'Abbazia di Monte Oliveto Maggiore.
Due le sale: la principale, 40 posti, con i grandi scaffali-cantina importati da Santo Spirito, e una saletta-privé capace di altri 20 posti e protetta da una grande tenda.
A impreziosire gli ambienti, in sala una tela di Ottone Rosai e una scultura di Ardengo Soffici, nel bar una scultura (“Astronomo”) in parete di Francesco Carone, oltre a vasi di inizio Novecento firmati Zaccagnini.
Un legame con l'arte e con la cultura che Paolo Provvedi ha voluto particolarmente intenso con il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, da cui provengono arredi scenici, costumi e oggetti che regalano un tocco magico all'ambiente e suggeriscono anche un prolungamento dell'orario nel post-opera e nel post-teatro, “e penso che saremo gli unici a farlo”, annuncia Provvedi.
Cucina, come si è detto, fra tradizione e territorio con divagazioni e tocchi più creativi, fra tortelli mugellani con sugo “finto”, Vellutata di cavolo nero, tortelli pecorino e pere, cotture a bassa temperatura per guancia di manzo, petto di anatra, filetto di Cinta senese.
In cucina Chand Lal e Andrea Mazzei, con la consulenza di Michele Bosco, chef di lungo corso legato a Provvedi già dai tempi del Convivium, per gli assaggi, le tapas e i piattini del salotto-bar.
Dal canto suo, su richiesta e prenotazione, il direttore Carlo Lazzerini riproporrà le sue esclusive preparazioni al tavolo: spaghetti flambé, tartare, crêpes Suzette alla lampada.
Olio Restaurant, via Il Prato 58r, Firenze. Tel. 055 2658198,www.oliorestaurant.it .
Aperto martedì-domenica dalle 19, chiuso il lunedì