La "Tavola Latina" amore al primo assaggio


“Nella vita le cose sono tre: o sposti la chiesa, o vai in Perù o vinci al totocalcio. Io vado in Perù, te fai come ti pare.” - Francesco Nuti  in “Madonna che silenzio c’è stasera”


Ed è così che sono andata in Perù, grazie a Tavola Latina, la prima edizione del Festival delle cucine sud americane e latine, svoltosi il 14 settembre scorso presso il Consolato Generale Peruviano. La sala sul Lungarno Torrigiani, sebbene in territorio straniero, ha visto una gremita platea di giornalisti e blogger al fine di divulgare un verbo dal sapore andino, presentando cocktail a base di Ron (il rum che declinato in francese è rhum, mentre è ron in lingua ispanica) ed il distillato tipico peruviano, il Pisco – un distillato sia da mosto che da vino - abbinati a piatti della cucina peruviana e mediterranea. Giacomo Iacobellis ha introdotto l’intervento del Console Peruviano Luis Calindo, oltre che aver condotto egregiamente il ricco pomeriggio con gli addetti ai lavori: una master class sulla distillazione in Perù introdotta da Federico S. Bellanca ed assaggi di cocktail per mano del bartender Omar Ceceres dell’Hotel Principe di Forte dei Marmi al quale sono stati abbinati piatti di Rocìo Munoz, ambasciatrice e premiata chef per il ceviche – piatto iconico della cucina peruviana a base di pesce crudo marinato nel lime, peperoncino, cipolla cruda e coriandolo - .

Stimolante l’incontro con lo chef Paolo Lavezzini del ristorante “Il Palagio” del Four Seasons Hotel di Firenze; Lavezzini è stato intervistato dal giornalista Marco Gemelli sul tema del fine dining di ispirazione sud americana, il quale, attraverso domande ben mirate poste da Gemelli, ha solleticato il pubblico di curiosità e di belle fantasie culinarie dal sapore esotico e fresco.


I lavori si sono conclusi con un Focus sull’enogastronomia italoperuviana con il bartender Raffaele Manetti e lo chef peruviano Mauri Alberca del locale Officina di Milano, che non si sono sottratti ad abbinamenti azzardati di una cacio e pepe con un cocktail a base di cannella e fermentati.

La serata è continuata al The Lodge che ha visto all’opera gli chef Nancy De Luca (the Fusion Bar&Restaurant, Firenze) – Francesco Cappiello (MAG56, Prato), Saverio Giuliani (Harry’s Bar Firenze), Rocco Loisi (The Lodge Club, Firenze) e Francys Salazar (Sevi, Firenze), i quali si sono battuti a colpi di ceviche rivisitati, ognuno dei quali è stato premiato con note di merito da parte del gremito pubblico. Sono stati eseguiti, in abbinamento ai piatti, cocktail a base di Pisco e Ron Millonario, ottimi degustati anche con il cioccolato Noalya per il quale il patron, Alessio Tessieri, non si è sottratto a spiegarne l’unicità del prodotto, soprattutto per la scelta delle materie prime di altissima qualità e per l’attenta tostatura dei semi di cacao. Una vera delizia che merita un articolo a parte.


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