Una Pasqua dove (?) e con chi vuoi!!!

Indovina chi viene a pranzo

Considerando che i buoni propositi 2020 sono andati a farsi catafottere (come direbbe Montalbano…), stacco (e levo) tutte le spine mettendomi su un’amaca in giardino. Mi oscillo tra noia e dolore sulle tracce di Schopenhauer; su ‘metafisica dell’amore sessuale’, che leggo, lo sfoglio, torno indietro e rileggo. Un po’ obietto un po’ assevero, poi lancio il libro contro il muretto delle peonie ed arriva la prima mancanza di self-control della giornata.



Ecco dove mi trovo oggi.
Il sole ed il clima quest’anno sono beffardamente a favore, ma non è detto che la reclusione del corpo implichi anche quella della mente, quindi mi accingo ai preparativi in attesa della mia giornata di festa ideale.
Una veranda sul mare, semplicemente di canniccio e pali di legno a sorreggerla. Tende bianche leggere, avvolte in embrasse di corda, sventolano accarezzate dal Maestrale. Siamo in Maremma: profumi di ginepro, mirto e rosmarino si accavallano con lo iodio. Nessuno in spiaggia, i delfini saltano a poca distanza dalla riva;

Montecristo davanti, a sinistra il Giglio, a destra l’Elba ed infine la sagoma della Corsica. Apparecchio la tavola di giallo e di blu, i colori del sole e del mare, niente candele, niente fiori, solo brocche di coccio per l’acqua ed i preposti bicchieri colorati, il calice per il vino, i tovaglioli di cotone e lucenti posate. Le uova le voglio tutte bianche, lessate lasciando il tuorlo alla goccia di modo che non si impasti del tutto in bocca. Arrivando dalla strada sterrata, le mie ospiti le accolgo con quell’uovo che sgusciamo e mangiamo al momento, brindando all’impiedi con un calice di metodo classico Alma Bellavista pas dosè, un elegante Franciacorta a dosaggio zero, perfetto per l’occasione; i profumi floreali ed una freschezza immediata che ci fa riempire il bicchiere di nuovo. Ci inebriamo per le bollicine, il colore dell’etichetta riprende il colore della salvia, ci togliamo il golfino di cotone e andiamo a tavola.

Bellavista Pas Dose ALMA

Bellavista Pas Dose ALMA

Pasqua con chi vuoi

Beatrice: archivio umano di ricordi, una memoria capillare di aneddoti che non riesco proprio a ripescare nella testa. Abbiamo passato una vita insieme, senza lei non avrei ricordi. Ama la cucina di tutto il mondo, riesce a trovare il buono in ogni piatto, così come nella vita. Ottimista esasperata, parlerebbe anche su un’isola deserta con le noci di cocco senza sentirsi mai da sola. Le ho preparato una zuppa di cozze con origano, aglio e peperoncino freschi, olio EVO e vino bianco a sfumare. Fette di pane ben abbrustolito a contornare il piatto e nel calice le verso un ‘ILAGIU’’ di Antonio Arrighi, un Elba bianco DOC: bland (tutto autoctono) di Procanico (trebbiano toscano) in prevalente quantità, biancone, ansonica e riminese (vermentino) che al profumo richiama erbe aromatiche, mare e freschezza a non finire. Sfrecciano una sapidità marina ed una gradevole fruttuosità.

Zuppa di Cozze

Zuppa di Cozze

Lorena: donna affascinante per ogni uomo ed ogni donna che le passi accanto, interessata alla vita, alla natura delle persone, guarda il dentro piuttosto che il fuori, uno spirito libero da vendere e snob al punto giusto. Mangia con velocità, ha sempre il piatto vuoto ma nessuno si accorge quanto e quando riesce a mangiarlo. Tra i commensali è rapida, veloce, come le sue capacità nel lavoro e nella vita. Le ho preparato un caciucco, ricco di pesci saporiti ma con le spine, olterchè crostacei e molluschi. Sarà la volta che rallenterà la sua voracità curando la decurtazione delle parti non commestibili. Nel brodetto troverà il gusto di inzuppare il pane, un lusso che raramente si concede. Nel bicchiere le verso un pinot nero casentinese il ‘CUNA’ di Staderini, un’esplosione di frutti di bosco, erbe aromatiche ed un tannino ben levigato.

Cuna pinot nero Staderini

Cunà pinot nero Staderini

Stefania: sempre impegnata con la testa, non si ferma davanti a niente. Intellettuale, si adopera in politica da tempi immemorabili, è la più giovane del gruppo e non c’è argomento sulla terra che non sia in grado di affrontare. Donna dall’animo ecosostenibile, non getta niente perché per lei tutto è utile. Sul piatto uno spaghetto con ragù di pesce, usando le uova e le teste. Con i carapaci ed i materiali di scarto preparo un brodetto che poi ridurrò, sfumerò con il cognac per poi aggiungere le guance delle teste ed infine le uova. Termino gli spaghetti con pane croccante e mandorle tostate e sbriciolate. Nel suo bevante un vino in anfora, Fattoria di Poggiopiano a Fiesole con il suo Orange, un bianco toscano (trebbiano e verdicchio) macerato tanto da donare un colore scuro come un marsala; affinato in barrique regala note ossidative e frutto fresco smagliante, come il sorriso di chi lo fa: Martina Galardi.

Vin Orange Fattoria di Poggiopiano Galardi

Vin Orange Fattoria di Poggiopiano Galardi

Lavinia: buongustaia, non perde un colpo di palato, sempre esigente e critica, ricorre alla storia romana e greca per qualsiasi occasione. Studente alla facoltà di Lettere ama traccheggiarsi sui piatti per gustarli fino in fondo, odia le lische e vive di ansie da prestazione, sebbene riesca bene in tutto ciò che fa. Per lei gnocchi all’astice, quelli fatti in casa. Potrebbe metterci ore a mangiarlo per paura di lasciare qualcosa nel carapace, quindi le apro le chele per aiutarla e poter godere delle carni con le mani come si conviene. Per lei un metodo classico: rimango in Toscana e vado a Radda con ‘Colle B’ dell’azienda Colle Bereto: pinot nero in purezza è un rosé brut che viene sboccato dopo una sosta di trenta mesi sui lieviti. Bei frutti come lamponi e ribes in bocca, grande freschezza ed indubbia eleganza.

Spaghetti all'astice

Spaghetti ragù di pesce


Il dolce è sicuramente una pastiera napoletana ed aragostelle allo chantilly, ma li accompagno con un cocktail, un Cosmopolitan da me preparato lesinando di succo di limone per dare spazio alla dolcezza del succo di cranberry e del triple sec. Base vodka ghiacciata, shakero con gli altri ingredienti e servo in coppe martini preventivamente refrigerate. Guarnisco con una semplice scorza di arancia arricciolata.

Cosmopolitan Cocktail.png

Cosmopolitan Cocktail

‘non conta chi ti ha spezzato il cuore o quanto ci vuole per guarire, non ce la farai mai senza le tue amiche’.
Dal film ‘Sex and the city’

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