Ecco la terza edizione di "Appenninia" Il festival del vino in Mugello

TORNA APPENNINIA , IL FESTIVAL  DEL VINO DEL MUGELLO, TERZA EDIZIONE, TANTE AZIENDE NUOVE DA SCOPRIRE,  BELLA E INTERESSANTE LA SEDE CHE OSPITA L'EVENTO, IL 18 E 19 MAGGIO 2025.


Compie tre anni, raddoppia e cambia casa. Grosse novità per la terza edizione di Appenninia, il festival del vino nato in Mugello per offrire uno sguardo sui prodotti che nascono dalle vigne della “spina dorsale” d’Italia, lungo le pendici degli Appennini, macroregione non solo geografica ed evidentemente vinicola, ma anche terra preziosa per ragioni economiche, culturali e sociali fin dai secoli antichi, e oggi terra da riconquistare e far rivivere attraverso le sue proposte, delle quali il vino rappresenta uno degli assets più significativi.

Anche quest’anno il palcoscenico sarà il Mugello, per due giorni, domenica 18 e lunedì 19 maggio. Ma con importanti novità, come si accennava. Anzitutto, una nuova casa: Appenninia, per motivi di spazio, lascia il teatro e i loggiati di Vicchio e si trasferisce in un nuovo, singolare e interessante contesto. Si tratta dello Spazio Brizzolari, a Pianvallico, su viale Kennedy, la strada che unisce San Piero a Sieve e Scarperia: un ambiente multifunzionale ospitato in un ex opificio degli anni Settanta, luogo consacrato all’arte che Giuseppe Brizzolari ha trasformato in spazio aperto alla cultura per onorare la memoria e l’opera del fratello, l’eclettico artista fiorentino Antonio Brizzolari detto i’ Brizzo, nato nel 1941 e scomparso nel 2016, attraverso l’esposizione di tanti suoi lavori.

Un luogo che si presta particolarmente, lo Spazio Brizzolari, per l’afflato culturale particolarmente vivo e denso di significati che vi si respira, capace dunque di accogliere degnamente anche un festival del vino come Appenninia con tutte le sfaccettature che la sua collocazione nella geografia vinicola italiana comporta.

Nella foto l'eclettico Artista Antonio Brizzolari


E si presta anche perché come detto Appenninia in questa sua terza edizione raddoppia: i produttori che espongono sono infatti oltre quaranta, a rappresentare non solo l’area della montagna toscana: alle 16 aziende della neonata ProViMu, l’Associazione Produttori Vini Mugello, organizzatrice della manifestazione, si affiancano altre cantine toscane, mentre oltre 20 sono quelle provenienti da fuori regione.

Una curiosità: l’azienda più a nord è Barbaterre, che produce vini biologici a Quattro Castella nell’Appennino Reggiano, mentre la più meridionale è l’Azienda Agricola Lorese di Loro Piceno, nel Maceratese ai piedi dei Monti Sibillini, cuore della produzione del tradizionale Vino Cotto Marchigiano.

Un’occasione ghiotta, insomma, per l’immersione in un bel coacervo di tradizioni, di cui il vino si fa interprete con tutta la sua forza evocativa. Un’occasione assai interessante per gli addetti ai lavori ma anche per il pubblico, grazie a importanti modifiche nel programma.

Tutta la giornata della domenica sarà infatti aperta al pubblico degli appassionati e winelovers: lo Spazio Brizzolari aprirà le sue porte agli assaggi dalle 10,30 alle 19, degustazione aperta a tutti, biglietto d’ingresso a 20 euro che includono anche il calice per la degustazione; all’intero dello spazio sarà allestita anche un’area ristoro.

Altra novità che interessa ancora il pubblico, la cena della domenica: non sarà più a inviti e per un numero ristretto di partecipanti, ma aperta a tutti (per prenotazione Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.). Alle 20,30, dunque, “A cena con i produttori” presso le strutture del GS Scarperia al campo sportivo comunale Le Cortine. Costo 30 euro a persona, con la possibilità di sedere fianco a fianco con i produttori che presentano i loro vini.

Lunedì mattina, ancora allo Spazio Brizzolari, nel teatro interno, dalle 10 alle 12 tempo di riflessione con un convegno riservato ai media e alla stampa sul tema “Dalla terra al Calice: Il Valore Unico dei Vini Appenninici in un Mercato in Evoluzione”. A condurlo sarà Andrea Gori, sommelier 2.0, giornalista, wine expert nonché patron con il fratello Paolo della storica trattoria fiorentina Da Burde. Previsti gli interventi di Alessandra Biondi Bartolini, giornalista e divulgatrice scientifica; Stefano Amedeo e Stefano Zaninotti, agronomo e biotecnologo della “Vitenova società di consulenza agronomica” di Ronchis, Udine; Emiliano Falsini, enologo e consulente vitivinicolo; Gennaro Giliberti, dirigente responsabile di settore Produzioni agricole, vegetali e zoot ecniche presso la Regione Toscana. Riapertura al pubblico dalle 14 alle 19 la degustazione dei vini esposti ad Appenninia. 

Nella foto Paolo Pellegrini e Andrea Gori nello Spazio Brizzolari nel 2024





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