Un ristorante di amore e raffinatezza.
Sono a Castiglioncello per una veloce vacanza in fuga dalla città.
Amo questo luogo nella sua eleganza retro’, la sua costa frastagliata, i ricordi di una bellissima epoca che fu ed immediatamente mi torna in mente il tanto amato film ‘Il Sorpasso’ con i mai dimenticati Vittorio Gassman e Jean Louis Trintignan.
Ristornate Il Sorpasso esattamente sulla Via Aurelia, un luogo curato, con un celeste mare che colora le pareti ed appena 12 coperti: sentirsi a casa ed accolti e coccolati è solo l’inizio.
La moglie dello chef ci accoglie con un sorriso sincero e bellissimo che comunica tanta voglia di fare e di fare bene, mi sento in pace qui.
Mi racconta di come si sono conosciuti con il marito , della loro bimba e riesco a toccare con mano la dolcezza di questa famiglia .
Ci propongono un menù degustazione dove ogni portata viene accompagnata da un vino diverso , perfettamente abbinato a ciascun piatto, per un risultato indubbiamente armonico.
Scopro che lo chef , il signor Savino, è anche un collega sommelier ed a giudicare dalla carta dei vini , capisco subito l’alto livello della sua conoscenza in materia.
Piatti innovativi con ingredienti freschi e genuini , sapori sorprendentemente nuovi , come un antipasto di capesante, fragole, tartufo nero, aglio nero e salsa di scalogno o gamberi rossi, bavarese al blue di capra, pere e sedano a dir poco fantastici.
Ancora, i ravioli ripieni di capesante e gamberi con salsa al corallo che ridisegna perfettamente al centro del piatto la forma di un corallo seguiti da un secondo di tataki di tonno, scaloppa di foie gras al moscato e confettura di cipolle, un tripudio di sapori , colori freschezza e gioia per il mio palato e per il mio animo .
Un finale dolcissimo con un cubo di bavarese al caramello salato, crumble di riso soffiato e arachidi salati.
Finalmente esce Savino e capisco molto cose : nato a Trani in Puglia , dove cucinare pesce è un’arte difficile da trovare, a mio avviso, in qualsiasi altra regione italiana.
Mi racconta insieme a sua moglie , di aver avuto la voglia e la forza di aprire qualcosa di loro proprietà , iniziando proprio, sfortunatamente, qualche giorno prima del lockdown del 2020.
Sono riusciti però a tener duro grazie alla loro determinazione e soprattutto alla altissima qualità del ristorante.
Immediata empatia con Savino, che mi racconta orgoglioso la sua storia , le sue esperienze di lavoro, i suoi studi da chef e sommelier .
Che bello essere stata qui e che bello ritornarci presto, ormai farà parte di dei miei ‘luoghi del cuore’.
Posso solo sentirmi di chiudere con una famosa frase del sopra citato film:
A Robe’, che te frega delle tristezze !
Bruno Cortona ( Vittorio Gassman) , dal film il Sorpasso.
Di Stefania Fava Meozzi